martedì 23 dicembre 2014

Auguri di Buon Natale

Ciao! Questo è l'ultimo post dell'anno dove vi mostro alcune fotografie dell'assemblea d'istituto musicale di fine anno. Anch'io ho partecipato e ho ballato insieme a 7 miei compagni di classe la canzone di Raffaella Carrà "Ballo Ballo" facendo una performance divertente e molto particolare.
Tanti auguri di Buon Natale e felice anno nuovo!

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sabato 20 dicembre 2014

Monogramma

Ciao! Questa volta vi racconterò la mia prima creazione artistica: il monogramma. Il monogramma è un logo formato dalle iniziali del nome dell'azienda o della persona decorate, ruotate o deformate che deve far ricordare appunto quell'azienda o quella persona.
Io ho usato le mie iniziali "L" e "B" mettendole attaccate in diagonale per formare una montagna, dato che io ho la passione per lo sci. Ho quindi ruotato la "B" di 180° gradi e l'ho attaccata al vertice con la "L". Ho deciso di colorarlo di verde dato che è il mio colore preferito, e ho dato uno stile diverso da quello classico lineare alla traccia.

Il mio monogramma

giovedì 11 dicembre 2014

Light painting

Ciao! Questa volta ho fatto un'esperienza veramente unica. Parlo del "light painting" che in inglese significa "disegnare con la luce". Nella stanza di posa al buio, utilizzando laser rossi o torce di diversi colori, io e i miei compagni abbiamo creato varie scenette illuminando i nostri volti o altre parti del corpo creando anche fasci di luce. La macchina fotografica è stata messa su un cavalletto davanti a noi, avendo un tempo di 15 secondi da quando si schiaccia il pulsante di scatto, per creare i fasci di luce.
Questa esperienza mi è servita a riflettere sul significato del termine "fotografia" che significa "scrivere con la luce" (dal greco foto=luce, grafia=scrivere).

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sabato 6 dicembre 2014

Storia della fotografia

Ciao! Questa volta vi illustrerò la storia della fotografia. La fotografia nasce ufficialmente nel 1839 grazie a Louis Mande Daguerre, anche se la prima vera fotografia risale a 13 anni prima nel 1826 da parte del francese Nicephore Niepce. Quest'ultimo era un inventore che insieme al fratello Claude, anch'esso inventore, avevano progettato un prototipo di motore a scoppio per le imbarcazioni. Così mentre Claude era in viaggio tra Francia e Inghilterra per tentare di vendere il brevetto, Nicephore crea una camera oscura portatile in legno di circa 15 cm quadri per faccia e la posiziona davanti a una finestra della sua abitazione per catturare un'immagine. Dopo 8 ore Nicephore vede sulla carta un'immagine in negativo.
E' una grande invenzione anche se non sa ancora né come si crea il positivo né come si fissa l'immagine sulla carta.
Così questa volta vuole cercare di risolvere questi due quesiti. Decide di utilizzare un particolare tipo di asfalto, il Bitume di Giudea, che è fotoindurente cioè si indurisce a contatto con la luce. Usa una lastra di metallo al posto della carta e la ricopre del materiale fotoindurente. Una volta esposta, la lava in un solvente che la lascia nuda nelle parti in cui è caduta poca luce. Dopodichè colloca la lastra capovolta sopra ad una scatola aperta contenente iodio e questo elemento diventa gassoso a temperatura ambiente e i suoi vapori oscurano la lastra nelle zone rimaste in ombra (ovvero quelle non colpite dalla luce). Ottiene così un positivo e grazie al Bitume di Giudea riesce anche a fissare l'immagine sulla lastra. Nasce così la fotografia.
Louis Mande Daguerre, che ha precedentemente inventato il diorama, una grande struttura tonda al cui interno ci sono vari dipinti che raccontano delle scene di vita, vuole conoscere Niepce e insieme a lui migliorare la sua invenzione per arricchirsi ancora di più. Daguerre lo contatta più volte senza ricevere risposta ma dopo l ennesima volta Niepce gli risponde e accetta di collaborare con Daguerre. Nella soffitta di Nicephore i due utilizzano anche dei materiali nocivi, quindi usano due uccellini che avendo un olfatto più sviluppato segnalano attraverso dei cinguettii se i materiali sono nocivi o no.
In quella soffitta inventano una nuova tecnica con la quale si ottengono immagini direttamente positive con tempi di esposizioni ridotti ad alcuni minuti. 
Nel 1833 muore però Niepce, così Daguerre nomina la nuova tecnica con il suo nome che 6 anni dopo verrà ufficializzata: il Dagherrotipo. La fotografia infatti inizialmente si chiamava così. 
Nello stesso 1833 Henry Fox Talbot si dedica alla fotografia e riesce ad ottenere delle impronte di oggetti su fogli di carta fotosensibile. Ma non riesce a fissarle. Così nel 1841 perfeziona la sua tecnica e usa il sale da cucina come fissaggio e inventa il Calotipo
Grazie a questa tecnica riesce a riprodurre più positivi da un solo negativo e inventa il primo fotolibro.

Ecco qui di seguito il video su come fare un Dagherrotipo. Provateci anche voi! Buona visione!


giovedì 27 novembre 2014

Foro stenopeico

Ciao! Nella terza parte del percorso "Alfabetizzazione fotografica", ho utilizzato una scatola di biscotti come camera oscura portatile per realizzare una fotografia.
Questa scatola di biscotti in ferro è dotata di un foro stenopeico piccolissimo su carta di alluminio, posto nel retro della scatola. All'interno è totalmente buia perchè dipinta di nero e il foro è coperto da un pezzo di nastro adesivo nero. Nel mio caso il prof ha posizionato la camera oscura portatile su un cavalletto di fronte a tutta la mia classe, per realizzare una foto di gruppo. Ha poi tolto il nastro adesivo e ha lasciato entrare la luce per circa 35 secondi, colpendo così la carta fotosensibile inserita dentro la scatola di biscotti. Su essa l'immagine acquisita sarà capovolta e invertita rispetto alla realtà.
In camera oscura ho svolto la solita procedura di sviluppo, arresto e fissaggio dato che subito c'era solo l'immagine latente.
Ottengo così un negativo, cioè un'immagine dove i colori sono invertiti: le parti chiare nella realtà sono invece scure e quelle scure nella realtà sono invece chiare. Questo perchè le cose dal colore chiaro nella realtà riflettono più luce mentre quelle dal colore scuro ne riflettono meno (il cielo chiaro risulta scuro nel negativo).
Per ottenere il positivo ho messo a contatto il negativo con un altro foglio di carta fotosensibile ed ho esposto il tutto alla luce per il giusto tempo. Per ultimo ho sottoposto il nuovo foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio ottenendo la vera e propria fotografia di classe.

Negativo

Positivo

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sabato 22 novembre 2014

Videoclip

Ciao! Questa volta vi parlerò di un nuovo progetto: il videoclip.
Utilizzando il programma IMOVIE, ho potuto creare una successione di immagini inerenti al testo della canzone da me scelta: "If I lose Myself" dei "One Republic".
È una canzone tranquilla che parla di un uomo che si perde interiormente e riesce a ritrovarsi solo a fianco della sua anima gemella. Ha un significato molto profondo e difficile da interpretare, ma ci ho provato lo stesso usando immagini in bianco e nero o a colori sfumate nella prima parte della canzone dove è più malinconica, mentre nella seconda parte ho usato immagini a colori dove è più allegra.
Tra un'immagine e l'altra ho inserito delle transizioni, cioè degli effetti che segnano il passaggio tra l'entrata e l'uscita delle immagini, abbastanza lente così da trasmettere la tranquillità suggerita dalla canzone. Inoltre ho ritagliato le immagini in modo da centrare l'attenzione sul soggetto. All'inizio e alla fine del videoclip ho inserito dei cartelli, nei quali ho scritto il mio nome e il titolo della canzone.

Ecco qui di seguito il mio videoclip! Spero vi piaccia!

sabato 15 novembre 2014

Camera oscura portatile

Ciao! Questa volta, dividendoci in 5 gruppi, abbiamo creato una camera oscura portatile partendo da una scatole di scarpe.
Per prima cosa abbiamo tagliato il retro in verticale della scatola e del coperchio che poi abbiamo riutilizzato. Sul fronte invece è stato ritagliato un cerchio al centro utilizzando uno scotch per creare la forma circolare. Dopo abbiamo dipinto di nero tutte le pareti interne. Le due parti del retro ritagliate inizialmente sono state usate per creare il "carrello", cioè una striscia di cartone sulla quale è stato messo un rettangolo di carta velina semitrasparente; il carrello viene poi inserito nella scatola e dovrà scorrere al suo interno liberamente. Per ultimo abbiamo incollato sul cerchio sul fronte, un altro cerchio più piccolo così da mettere più a fuoco l'immagine.
Se ci mettiamo davanti a una finestra con la camera oscura portatile, l immagine che entra nel piccolo foro si potrà vedere sul rettangolo di carta velina dentro la scatola.

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sabato 8 novembre 2014

Fotogramma

Ciao! Nella seconda parte del percorso "Alfabetizzazione fotografica" ho creato un fotogramma, cioè una fotografia ottenuta all'interno di una camera oscura tramite un tecnica off-camera.
Per realizzarlo, stando in una stanza totalmente buia tranne un paio di luci rosse e giallo-verdi, ho utilizzato una carta fotosensibile sulla quale ho appoggiato degli oggetti possibilmente non trasparenti. Dopo ho esposto la carta a una sorgente di luce per una frazione di secondo, formandosi un'immagine latente cioè invisibile a occhio nudo. Immergendo poi la carta nello sviluppo, la parte esposta alla luce si annerisce più velocemente, mentre quella coperta dagli oggetti rimane uguale dato che l'azione del liquido è nulla. Nell'arresto viene bloccato l'annerimento e nel fissaggio l'immagine diventa inalterabile. Alla fine la fotografia viene risciacquata sott'acqua corrente e poi appesa a un filo per farla asciugare.
Nel mio fotogramma non ho rappresentato una cosa specifica, ma ho affiancato una scarpa-portachiavi, una sorpresa degli ovetti kinder, una croce che simboleggia la mia religione e una molletta a forma di Babbo Natale, dato che siamo prossimi a questa festa. Agli angoli del fotogramma ho cercato di creare dei triangoli simmetrici, appoggiandoci un righello e un segnalibro, formando così una specie di cornice.

"Merry Christmas"

giovedì 30 ottobre 2014

Chimigramma

Ciao! La scorsa volta in classe ho svolto la prima parte del progetto "Alfabetizzazione", chiamata "chimigramma". Consisteva nell'ottenere due fotografie attraverso una tecnica off-camera, cioè senza l'utilizzo di una macchina fotografica. Per entrare nello specifico vi spiegherò come ho realizzato il mio chimigramma.
Per la prima fotografia inizialmente ho appoggiato la mia mano sulla superficie del liquido dello sviluppo e l'ho poi posata sulla carta fotosensibile, così da ottenere la mia impronta annerita su uno sfondo bianco. Lo sviluppo accelera infatti la riduzione del sale d'argento in argento metallico, quindi accelera l'annerimento. Fatto questo ho immerso la fotografia nella vaschetta dell'arresto fermando l'azione dello sviluppo, per poi inserirla nel fissaggio per impedire ai sali d'argento di trasformarsi in argento metallico, perciò impedirne il loro annerimento. Infine l'ho risciacquata sotto l'acqua corrente.
Per la seconda fotografia ho invece svolto il procedimento al contrario. Intingendo un pennello nel fissaggio ho creato un disegno sulla carta fotosensibile. Quando ho immerso la fotografia nello sviluppo, si è subito annerito lo sfondo del mio disegno che invece è rimasto bianco. Dopo l'ho messa nella vaschetta dell'arresto e poi di nuovo nel fissaggio. Per ultimo ho risciacquato la fotografia sotto l'acqua corrente.
Nella primo chimigramma ho voluto rappresentare la mia impronta digitale, mentre nel secondo tramite un disegno ho rappresentato un fuoco acceso.



"Il fuoco delle tenebre"

"CSI"



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sabato 18 ottobre 2014

Visione del film "Flags of Our Fathers"

Ciao! Giovedi 16 settembre abbiamo visto "Flags of Our Fathers", un film di Clint Eastwood che descrive la battaglia di Iwo Jima, un isola giapponese, dalla punto di vista dei soldati americani. Il professor Manfredini ce lo ha fatto vedere per concludere la lezione sul "Che cos'è la fotografia e a cosa serve"; infatti il film si basa principalmente su una fotografia scattata sul monte dell'isola, nella quale vengono ripresi cinque soldati e un infermiere alzare la bandiera americana in segno di vittoria.
Morti tragicamente tre soldati, gli altri due e l'infermiere vengono richiamati in patria con l'obbiettivo di invogliare il popolo a finanziare l esercito, rimasto al verde, per vincere la battaglia. Personalmente il film mi ha attratto molto per la sua particolarità e lo consiglio a tutti voi!!

Questa è la foto scattata sul monte da Joe Rosenthal
 



Ecco il link del trailer in italiano. Buona visione!

sabato 11 ottobre 2014

Visita alla mostra "350 anni della Gazzetta di Mantova"

Ciao! Il giorno mercoledì 8 ottobre siamo andati a visitare la mostra a Palazzo Tè dei "350 anni della Gazzetta di Mantova", accompagnati dalle professoresse Lanzafame e Marangoni. All'interno della mostra erano in esposizione vecchi metodi di stampa come la "Linotype" e vecchi articoli di giornale del 1900. Qui di seguito alcune foto scattate da noi o dalla professoressa Marangoni durante la visita alla mostra.

A sinistra la Linotype
Due vecchie macchine da scrivere 
 

Io e un mio compagno mentre prendiamo appunti

Vecchio articolo di giornale del 1981
Foto finale di gruppo



giovedì 9 ottobre 2014

Che cos'è la fotografia?

Ciao! In questo esercizio dopo aver scritto cosa secondo noi è la fotografia e a cosa serve, ognuno ha rappresentato le proprie frasi con tre immagini ciascuna. Ecco qui le mie frasi e le mie immagini corrispondenti!


Per me la fotografia è...


L'arte di immagazzinare delle immagini nella nostra mente



















Per me la fotografia serve a...

Attrarre le persone















sabato 4 ottobre 2014

Autoritratto

Ciao! Sono Lorenzo Basso, ho 15 anni e abito a Marmirolo in provincia di Mantova. Frequento la 3°AG al ITT Carlo d'Arco e come prima esercitazione ho creato il mio autoritratto: è composto dal fronte e dall'interno di una carta d'identità vuota e poi i riempita da me con foto che mi caratterizzano e con la foto di me stesso fatta in classe una settimana fa...

Interno
Esterno